​Standard sicurezza scarpe antinfortunistiche

standard sicurezza scarpe antinfortunistiche

Le scarpe antinfortunistiche offrono diversi tipi di protezione, che viene identificata in base a precisi standard.

Ciascuno standard ha un suo significato e indica quale livello di sicurezza è in grado di offrire una determinata calzatura.

La presenza del marchio CE garantisce che la scarpa soddisfa i requisiti e le normative europee. Ci sono due diversi standard ISO a cui si fa riferimento nelle calzature da lavoro:

lo standard EN ISO 20345, per le scarpe antinfortunistiche con protezione obbligatoria della punta

lo standard EN ISO 20347 per le scarpe professionali, senza protezione obbligatoria della punta.

  • UNI EN ISO 20345
standard sicurezza scarpe antinfortunistiche

Le migliori scarpe antinfortunistiche che fanno riferimento a questa normativa hanno un puntale di sicurezza in grado di sopportare un impatto minimo di 200 joule, con una resistenza allo schiacciamento di almeno 15.000 Newton.

Ora forse ti starai chiedendo; quanti sono 200 joule? Un joule è la quantità di lavoro necessaria per sollevare un oggetto del peso di 98,1 grammi per metro. Sembra un po’ complicato, ma la conclusione è che la punta della scarpa dev’essere in grado di sopportare un peso di 20 chilogrammi.

Le scarpe da lavoro di questo tipo sono classificate in diversi livelli di sicurezza, identificati con la sigla S.

  • Classe di sicurezza S1

Oltre ad essere resistenti a 200 joule e avere una resistenza allo schiacciamento di almeno 15.000 Newton, le scarpe da lavoro S1 devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • devono essere antistatiche
  • il tallone deve avere una capacità di assorbimento di energia

Le scarpe da lavoro standard S1 sono indicate per essere indossate su superfici di lavoro asciutte.

  • Classe di sicurezza S1P

Le scarpe da lavoro S1P sono paragonabili alle scarpe da lavoro S1.

La differenza sta nella suola: le scarpe da lavoro con standard S1P sono dotate di suola anti-perforazione contro i materiali taglienti, come chiodi, vetro, schegge e così via.

  • Classe di sicurezza S2

Tutti i requisiti di sicurezza menzionati per lo standard S1 si applicano anche alle scarpe da lavoro di tipo S2.

La grande differenza è la tomaia, che dev’essere resistente all’acqua per almeno 60 minuti. Ciò significa che queste scarpe da lavoro sono adatte a condizioni di lavoro su superfici bagnate.

Non sono però completamente impermeabili.

  • Classe di sicurezza S3

La scarpa da lavoro più comune è quella realizzata in conformità con lo standard S3, che stabilisce i requisiti più ampi per una calzatura antinfortunistica.

Queste calzature sono adatte per essere indossate in molte diverse condizioni di lavoro. Non devi preoccuparti di proteggere i tuoi piedi, perché la suola resiste alla perforazione.

  • Classe di sicurezza S4

Si applica solo agli stivali da lavoro in gomma e plastica.

Gli stivali da lavoro S4 si basano sullo standard S1 e sono quindi resistenti a 200 joule, hanno una resistenza allo schiacciamento di almeno 15.000 Newton, sono antistatici e hanno un tallone in grado di assorbire l’energia.

Sono realizzati interamente in gomma o polimeri e si rivelano così completamente impermeabili e facili da pulire.

A causa delle diverse proprietà, gli stivali da lavoro S4 sono spesso indossati nell’industria alimentare.

Classe di sicurezza S5

Alle proprietà delle calzature S4, i modelli S5 aggiungono una lamina anti-foto e una suola tassellata.

UNI EN ISO 20347

Ora che abbiamo spiegato le scarpe da lavoro con protezione obbligatoria della punta, vorremmo prestare un po’ di attenzione alle scarpe professionali senza protezione obbligatoria della punta.

Puoi riconoscere queste scarpe dalla O. La O sta per Occupational. Anche all’interno di questa norma si possono distinguere diversi livelli di protezione.

  • Standard OS

Una scarpa con uno standard O1 è caratterizzata da una serie di requisiti:

  • deve avere il tacco chiuso
  • deve essere dotata di una suola resistente all’olio
  • il tallone deve assorbire gli urti
  • deve avere proprietà antistatiche

Questo tipo di scarpe è adatto ad essere indossato in ambienti di lavoro asciutti, dove non c’è rischio di perforazione della suola. Un ulteriore vantaggio di queste scarpe è che evitano le scintille dovute alla carica elettrostatica.

  • Standard O2

Soddisfano gli stessi requisiti delle scarpe con standard O1, con una proprietà aggiuntiva: l’effetto idrorepellente. Grazie a questo, una scarpa O2 è adatta per essere indossata in un ambiente di lavoro umido.

Nota: le scarpe O2 sono idrorepellenti, ma non impermeabili.

  • Standard O3

Oltre alla suola resistente all’olio, al tallone che assorbe gli urti, alle proprietà antistatiche e all’effetto idrorepellente, una scarpa O3 è dotata di un’intersuola resistente alla penetrazione e di una suola profilata.

Queste caratteristiche assicurano che la scarpa O3 protegga i tuoi piedi da oggetti appuntiti che potrebbero trovarsi a terra.

​Standard aggiuntivi

Se hai già acquistato scarpe da lavoro, ti sarai sicuramente imbattuto in ulteriori abbreviazioni e standard oltre agli standard sopra menzionati.

Ecco i più comuni.

  • Standard ESD

Le scarpe da lavoro con standard ESD sono in grado di scaricare la carica elettrostatica.

  • Standard P

Se una scarpa da lavoro soddisfa lo standard P, è dotata di una suola anti-perforazione. Questa suola può essere composta da diversi materiali. In tutti i casi, queste scarpe da lavoro proteggono i piedi da oggetti appuntiti che non possono penetrare nella scarpa.

  • Standard HRO

Una scarpa da lavoro con lo standard HRO ha una suola resistente al calore. HRO è l’acronimo di Heat Resistant Outsole. Questa suola può sopportare una temperatura fino a 300°C da contatto per un periodo di ± 1-2 minuti.

  • Standard CI

La scarpa da lavoro che soddisfa lo standard CI può essere indossata a temperature da basse a molto basse. CI sta per “isolamento dal freddo”.