I 7 Migliori Barbecue a Carbone 2023
Nelle occasioni di festa con gli amici non può mancare il miglior barbecue a carbone. Fuoco e brace fanno rivivere il rito antico di cuocere carni e pesci. E nasce una vera competizione per dimostrare di essere i migliori nell’arte del bbq.
Grill e barbecue non sono la stessa cosa. Ed è per questo motivo che i veri appassionati rinunciano a cotture tecnologiche, all’uso di piastre ad induzione e infrarossi, all’impiego del microonde, persino alla versione del barbecue elettrica o con gas, pur di utilizzare il modo più antico di cuocere.
La brace ha sempre il suo fascino e resta il mezzo più apprezzato per cuocere soprattutto la carne, ma sempre di più anche crostacei, verdure e formaggi a pasta dura.
Un piccolo suggerimento
Qualunque sia il barbecue che alla fine sceglierai, procurati anche una copertura adeguata, specie se si tratta di una struttura fissa che viene lasciata sempre all’aperto.
In questo modo, manterrai il tuo barbecue al riparo dal bagnato, scoraggerai i piccoli ospiti indesiderati a sceglierlo come rifugio e farai in modo che possa durare almeno il doppio del tempo.
Il tuo budget
L’investimento richiesto per un buon barbecue a carbonella parte da circa 60 euro e arriva indicativamente a 150 euro – 160 euro. Puoi scegliere tra modelli pratici portatili su ruote e modelli più grandi da tenere fissi in giardino.
La nostra scelta
1. Weber Master Touch 57 Barbecue a Carbone
scelto perché ha un buon rapporto qualità prezzo
con Agrieuro in omaggio grembiule porta utensili, set pinza paletta forchettone, spazzola pulizia, guanto bbq, set sale pepe
Questo barbecue ti accompagna tranquillamente per tantissime stagioni, anche se viene tenuto in giardino senza copertura. La qualità dei materiali utilizzati è uno dei suoi principali requisiti. Il suo design a forma di boule è stato inventato nel lontano 1951. Cuocere con questo modello è un gioco da ragazzi, basta caricare uno o entrambi i cesti a forma di mezzaluna e posizionarli su entrambi i lati della ciotola.
Accendi il carbone e attendi per circa 25 minuti. Disponi il cibo sull’ampia griglia in acciaio placcata da 57 cm, che ha spazio sufficiente per circa sei posizionamenti. Metti il coperchio e… chiacchiera con i tuoi ospiti, intrattenendoli con un aperitivo! Questo sistema richiede solo un intervento occasionale, sia che si tratti di girare cibo o di regolare la presa d’aria sul cenere di alluminio.
2. Barbecue a carbonella Activa
scelto perché offre un utilizzo versatile
Grazie al sistema “griglia nella griglia” del carrello, che è espandibile quasi illimitatamente, il barbecue è in grado di soddisafre qualsiasi desiderio in fatto di grigliate. Si possono anche ottenere deliziose pietanze cotte come sul wok o preparare verdure e patate.
Il livello del carbone regolabile in altezza consente un controllo ottimale della temperatura della griglia. La superficie di appoggio supplementare con ganci su un lato permette di riporre in modo sicuro il cibo da grigliare, gli ingredienti e le posate per il barbecue. Le speciali aperture di ventilazione garantiscono una circolazione dell’aria equilibrata durante il processo di cottura e impediscono lo spegnimento del carbone quando il coperchio è chiuso.
3. Cruccolini Festa Barbecue a Carbone e Legna
scelto perché è costruito con materiali di qualità e made in Italy
Ideato per chi ama i sapori tipici della cucina alla griglia ma è attento ad una preparazione salutare, mette a disposizione un ampio spazio di cottura su di una speciale griglia in acciaio inossidabile dotata del sistema di raccolta grassi.
Questo innovativo sistema, fa sì che il grasso dei cibi venga raccolto nell’apposito mestolo, evitando che le fiammate possono bruciare gli alimenti.
Le tre altezze a disposizione permettono di raggiungere la cottura desiderata posizionando facilmente la griglia con una salda e sicura presa a due mani grazie alle manopole di legno. Dotato di rotelle che ne consentono un facile spostamento, ha un grande cassetto di raccolta ceneri che ne facilita la pulizia.
4. Griglia a carbonella Lotus Grill XL
scelto perché è un barbecue veramente portatile
La griglia distribuisce il calore su tutta la superficie e trasforma carne, salsicce e verdure in delle succose prelibatezze. Il design intelligente, che impedisce al grasso di gocciolare sulle braci, garantisce una produzione di fumo molto contenuta.
5. Barbecue Char-Broil 140 756
scelto perché non teme la ruggine
Sul coperchio è presente un termometro che permette di tenere sotto controllo il livello di temperatura. Grazie alle ruote lo puoi spostare dove vuoi.
6. Barbecue a carbone Royal Food
scelto perché è completo di affumicatore
Fornito di affumicatore, ha due griglie in acciaio inox. La ventola laterale a regolazione manuale favorisce la circolazione dell’aria all’interno del vano cottura, senza dispersioni.
Nella parte inferiore è presente un comodo ripiano portaoggetti.
7. Barbecue a carbone Klarstein Beef Brisket Smoker Grill
scelto perché dona ai cibi un gusto piacevolmente affumicato
Offre un’ampia superficie di cottura da 60 x 39 cm, composta da due griglie in acciaio inox. È possibile non solo grigliare, ma anche cuocere lentamente per ore, infornare o affumicare.
Nella zona piccola si può accendere la legna: il fumo passa attraverso un tubo di collegamento nella grande camera della griglia dove carne, pesce o verdure cucinano lentamente e delicatamente acquisendo una particolare nota di affumicatura. Molto pratico il termometro sul coperchio.
Una pratica conviviale
Intorno alle braci si crea socialità: cuocere il cibo diventa un’azione corale, perché anche le braci vanno preparate con cura prima di mettere le pietanze sulla griglia, si ha il tempo per alternarsi nel sorvegliare le diverse fasi di cottura. La cottura a barbecue con carbone e braci, per il suo carattere lento, anticipa nella preparazione stessa il momento conviviale che sarà il pranzo intorno alla tavola.
Certo se parliamo di attrezzature per il barbecue oggi ci sono diverse proposte sul mercato a seconda delle esigenze e delle capacità di ciascuno, ci sono i modelli che funzionano a gas e quelli elettrici, ma un appassionato non può dirsi appagato se non è competente su legni e carbone, su tempi e temperature di cottura.
Nei paesi anglosassoni il barbecue è il rito della domenica, negli Usa si organizzano addirittura raduni cittadini, in Argentina c’è la cultura dell’asado e anche in Europa la passione è diffusa. Da noi non ha tutta questa attenzione ma le statistiche dicono che due terzi degli italiani non disdegna questo tipo di cucina, anche per ristoranti.
Qual è la migliore legna?
Una volta che si trova la giornata serena e si hanno tutti gli attrezzi utili a portata di mano (forchettoni, guanti termici, pennelli a manico lungo) per organizzare il barbecue occorre procurarsi il combustibile. Carbone e carbonella si trovano anche al supermercato ma i più esperti preferiscono fare le braci con la legna, che deve essere asciutta e ben stagionata.
La legna conferisce le note aromatiche ad ogni alimento sia che si tratti di caramellizzare le superfici degli alimenti sia di dare un gusto affumicato. Quella di faggio è ideale per le carni bovine, quella di ciliegio e melo per le carni bianche, quella di noce e acero per maiale e pollo.
La cottura con barbecue deve essere lenta, per questo è importante saper usare il coperchio. Gli alimenti non vengono posti direttamente sulla fonte di calore, la quale risulta decentrata e la cottura avviene per convenzione: è per questo che nel barbecue a legna a creare la magia è soprattutto l’affumicatura, ecco perché è così importante la tipologia di legno che si usa.
Griglia o barbecue?
Forse non tutti sanno che barbecue e griglia, che nel parlare quotidiano si usano in modo interscambiabile, sono in realtà due cotture e due concetti non solo diversi ma anche opposti.
Mentre nel barbecue si cuociono grandi pezzi di carne, per lungo tempo e a basse temperature, prediligendo – se si usa la legna – anche il gusto leggero di fumo, nel grill si usano piccoli tagli, cotti per poco tempo e a temperature più alte.
Sostanzialmente la cottura a grill è di tipo diretto, quella con il barbecue è preferibilmente indiretta, anche con coperchio chiuso.
La differenza di cottura si ha anche nello sviluppo dei sapori e in questo ambito i grassi svolgono un ruolo fondamentale. Nel grill alle alte temperature si sciolgono, cadono sulla fonte di calore e si vaporizzano, insaporendo la carne. Invece nel barbecue aiutano a mantenere la carne morbida e a interagire di più a livello aromatico con l’affumicatura.
A proposito di affumicatura
Anche se la qualità di cibo cotto con un barbecue a gas non è in discussione, per la moltitudine di appassionati del carbone grigliare con il gas è solo una soluzione facile che è estranea ai nostri istinti primitivi di cuocere solo usando il fuoco di legna.
Questi ultimi discuteranno a lungo sul vero sapore di affumicato che solo il carbone di legna può produrre e, in una certa misura, hanno ragione.
Il carbone di legna produce generalmente più fumo del gas perché i suoi ingredienti molecolari sono più complessi, specie se usi legni aromatici e ben stagionati, mentre il gas è un composto molto più semplice e inodore che produce solo acqua e anidride carbonica.
Un altro punto a favore del carbone è che è semplicemente un modo molto più autentico e appagante per grigliare il cibo. Dopotutto, non è un metodo diverso rispetto al modo in cui i nostri antenati cucinavano nei primi giorni del fuoco.
Sarai anche lieto di sapere che i barbecue a carbonella sono generalmente più facili da montare rispetto alle loro controparti a gas, oltre a durare più a lungo perché fatti di materiali più robusti.
L’importanza della preparazione
Tuttavia cucinare con il carbone di legna non è facile e se siete alle prime armi si può mettere in conto qualche insuccesso, che può però essere rimediato… anche se qualche ospite borbotterà per la fame. Il fallimento più comune con il barbecue a carbone è quando l’ospite lo accende troppo tardi.
Puoi immaginare la scena… Hai ospiti che arrivano per pranzo alle 12.30 e che si aspettano di mangiare intorno alle 13.00, tuttavia notano che non hai nemmeno iniziato a preparare il barbecue, figuriamoci accenderlo.
Questo è un errore importante. I tuoi ospiti sono già famelici e i loro calcoli suggeriscono che non mangeranno per almeno altri 90 minuti. A quel punto avranno già mangiato metà della tovaglia per la frustrazione.
Calcola il tempo giusto
Questo porta inevitabilmente al secondo problema più comune: non aspettare troppo prima di iniziare a grigliare. Il carbone di legna impiega circa 25 minuti per raggiungere la temperatura di cottura ottimale, mentre i bricchetti che sono più compatti e trattengono meglio il calore richiedono fino a 40 minuti prima che siano pronti per la cottura.
Anche il legno tal quale non lo puoi usare direttamente nel barbecue (perché devi evitare la fiamma) e hai bisogno di un po’ di tempo per fare le braci. Una volta avviato il barbecue, ti devi poi assicurare che le braci abbiano un aspetto grigio uniforme prima di mettere la prima salsiccia sulla griglia.
Procedi con pazienza
Se usi i bricchetti assicurati che non abbiano altri prodotti chimici combustibili, altrimenti il cibo rimarrà infuso di questi piuttosto che di un delizioso sapore affumicato da legno. Nel caso in cui il carbone sia in fiamme e fumi pesantemente, non proseguire oltre e riduci la fiamma. In caso contrario, corri il rischio che il cibo venga ricoperto da una fuliggine nera sgradevole e che non ha un buon sapore.
Se la carbonella sembra eccessivamente calda, mantienila per un po’ o puoi stare sicuro che la pelle del pollo sarà carbonizzata con una crosta che ti darà la falsa impressione che il centro sia cotto abbastanza bene per essere servito, ma in realtà le carni poco cotte di pollo sono a rischio di non eliminare del tutto la Salmonella.
La migliore regola empirica è ripensare alle precedenti esperienze di barbecue in cui si era notato che i carboni erano alla temperatura di cottura ottimale dopo che il cibo era già stato cotto, servito e mangiato. Quando si tratta di cucinare a base di carbone, diligenza e pazienza sono le parole d’ordine chiave.
Cottura diretta o indiretta?
Esistono due metodi principali per cuocere con il barbecue al carbone: indiretto e diretto. La cottura indiretta richiede di avere le braci su un lato in modo da riscaldare il cibo indirettamente. A questo proposito, le correnti di convezione prodotte da un barbecue a bulbo con coperchio sono le migliori.
Al contrario, la cottura diretta ha il carbone posto direttamente sotto il cibo. Questo è un procedimento che richiede un’attenzione costante.
Campana chiusa o braciere aperto?
Se non hai molta dimestichezza e tendi a bruciare il tuo cibo regolarmente, allora prendi un modello barbecue con coperchio, che cucinerà in modo più uniforme, meno diretto e un po’ più lento. I barbecue con grill usano un processo di convezione – quasi come un forno – per cucinare il cibo. Il segreto è mantenere il coperchio e non essere tentati di dare una sbirciata, altrimenti il processo di convezione si fermerà rapidamente.
Il coperchio impedisce anche che il fumo dei grassi sfugga nell’aria sottile ma si mantenga sul prodotto per darti un cibo con un sapore ricco e affumicato. Le grigliate fatte con i barbecue a boule con coperchio sono anche più socievoli perché ti permettono di impegnarti in conversazioni senza interromperle in continuazione per controllare il cibo sulla griglia.
I bracieri – cioè barbecue senza coperchio – sono per le persone che sanno il fatto loro e sono disposti a stare vicino alla griglia carbone in ogni fase del percorso senza staccare mai gli occhi.
Questo metodo di barbecue è impegnativo, ti tempra perché sei a contatto ravvicinato con il calore, è più veloce ma non ti offre molto tempo per concederti una birra al tavolo con i tuoi amici.
Dev’essere facile da pulire
Le ceneri sono uno dei lati negativi delle griglie a carbone, le ceneri si formano come risultato del carbone di legna. Fai attenzione a come viene gestito il problema della rimozione della cenere nella tua griglia.
Le soluzioni più popolari sono i vassoi di raccolta di cenere sotto la griglia. Alcuni barbecue sono dotati di griglie separate che consentono di eliminare rapidamente la cenere e aggiungere braci, senza la necessità di togliere le griglie o il cibo.
Se una griglia a carbone non ha una semplice funzione di rimozione della cenere, potresti avere problemi a pulirla. Non è una tragedia, ma avrai bisogno di un po’ più di tempo e di una spazzola di ferro per grattare manualmente la griglia dopo ogni utilizzo.
Bbq con bruciatore a gas
Una griglia a carbone dà al cibo un sapore migliore ma ci impone di pulirla di più. Richiede anche del tempo per ottenere la migliore combustione del carbone. Per questo ci sono modelli di griglie a carbone che sono dotate di un bruciatore a gas per ottenere la combustione del carbone.
È un’opzione molto utile, anche se ai puritani non piace, però è disponibile in modelli molto più costosi. In alternativa, si possono usare degli acceleratori speciali che rendono il processo di combustione dei carboncini notevolmente più semplice e più breve. Sono economici e compatibili con ogni griglia a carbone.
Durata di un barbecue a carbone
Quando acquisti un barbecue a carbone, vorresti che fosse un investimento a lungo termine, per utilizzarlo molti anni.
Per questo devi prestare attenzione ai materiali con cui è stato fatto. Innanzitutto devi sapere che le griglie in ferro più spesse sono molto meglio per trattenere il calore. I barbecue che lavorano con carbone di legna sono fatti di piccole parti, inoltre non hanno molta elettronica (come i bruciatori) che li rende più delicati.
Considerando il minore costo dei barbecue a carbone di legna rispetto a quelli a gas o elettrici vale la pena impegnare un po’ del budget per acquistare un modello di una rinomata azienda che sai ti durerà per molti anni.
Dovremmo aggiungere che, a parte i materiali, anche il modello a carbone più economico fornirà lo stesso risultato come il più costoso; dopotutto, otterrete gli stessi risultati anche usando solo quattro mattoni sul terreno e una grata economica.
Le principali differenze si riscontrano nella qualità dei componenti del barbecue (una considerazione importante se la durata è un prerequisito principale), indipendentemente dal fatto che abbia un coperchio, che abbia una griglia extra large e che il suo design sia curato in ogni dettaglio.