Migliori stufe a pellet 2024 (Top 7)
Le stufe a pellet stanno diventando sempre più diffuse.
In effetti, in base alla nostra esperienza non è difficile capire perché così tanti proprietari di case decidono di installare la migliore stufa a pellet nel proprio soggiorno: è infatti l’apparecchio per il riscaldamento residenziale a combustibile solido più pulito.
Queste apparecchiature sono inoltre un perfetto connubio tra la tradizione e l’innovazione.
Da una parte, hanno il design di vecchie stufe a legna scoppiettanti e creano una casa accogliente e confortevole. Dall’altro, sono una nuova forma di riscaldamento ecologico.
Un piccolo suggerimento
Anche quest’anno è vantaggioso acquistare una stufa a pellet perché si può usufruire dell’agevolazione fiscale prevista dalla Legge di Bilancio.
Puoi così ottenere una detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.
Il tuo budget
I prezzi della stufa a pellet variano in funzione della dimensione e della capacità calorifica. A ciò si aggiunge la presenza o meno di funzioni accessorie come il cronotermostato, la qualità dei materiali costruttivi, il grado di innovazione della stufa…
In linea di massima una stufa per piccoli ambienti da 10 kW la si trova a partire da 600 euro per arrivare anche a superare i 7000 euro per una stufa da 120 kW, progettata per riscaldare grandi ambienti come capannoni, magazzini e serre.
Oltre a ciò bisogna considerare i costi di installazione, che possono variare da 200 – 300 euro se ci si limita alla consegna e all’allacciamento a una canna fumaria esistente o possono superare i 500 euro in caso di realizzazione di un nuovo impianto.
Ecco quali sono, secondo la nostra esperienza, le migliori stufe a pellet:
La nostra scelta
1. Stufa a pellet ventilata Canada 14 kW
scelta perché riduce il consumo di pellet
Si tratta di un modello di stufa a pellet ad aria fornito di doppia accensione e di un vetro che costituisce un elemento di sicurezza importante in presenza di bambini. Un grado di efficienza molto superiore alle normali stufe in commercio è dato dall’innovativo scambiatore che consente un notevole risparmio di pellet.
Ha 5 livelli di potenza, 5 velocità di ventilazione ed è programmabile con 3 accensioni e spegnimenti giornalieri. La capacità della tramoggia è di 23 kg. La potenza massima utile è di 13.85 kW, adatta a una superficie riscaldabile di 130 metri quadrati. Dimensioni (h x l x p): 115 x 57 x 55 cm.
2. Stufe a pellet Italia Alaska
scelta perché ottimizza il consumo di pellet
Consente di riscaldare degli ambienti ampi fino a 80 metri quadrati. Offre venti ore di autonomia ha cinque velocità e la potenza è regolabile.
È programmabile per giorno/settimana e si fa apprezzare per la sua silenziosità . Grazie all’uscita dell’aria posizionata nella parte superiore viene garantita una distribuzione omogenea del calore.
Il uso innovativo scambiatore consente un notevole risparmio di pellet.
3. Stufa a pellet Qlima Fiorina 74
scelta perché ha un buon rapporto qualità prezzo
Ha una potenza termica nominale di 8 kW e fornisce una resa termica particolarmente elevata pari al 92,7%, in grado di riscaldare ambienti fino a 200 mc.
Programmabile, a stadi giornalieri e settimanali, consente di effettuare la ripetizione in automatico del giorno precedente. È gestibile con telecomando, ha la funzione economy e quella turbo, il recupero ceneri e la pulizia automatica del crogiuolo.
4. Stufa a pellet Courmayeur S. Marco
scelta perché ha una grande autonomia (in modalità eco)
La potenza termica globale è 8,74 kw, quella nominale 7,92 kw, rendimento fino a 94,39%. Il volume riscaldabile è indicativamente di 205 mc.
Ha una certificazione ambientale a 4 stelle. La capacità del serbatoio è di circa 15 kg e il consumo orario minimo di 0,77 kg/h. Fornisce la massima autonomia con stufa in eco 19 ore. Dimensioni (l x p x h ): 430x460x910 mm.
5. Stufa a pellet Boston
scelta perché è silenziosa
Si tratta di una stufa non canalizzata che offre cinque livelli di potenza e cinque velocità di ventilazione. Può essere programmata con tre accensioni/spegnimenti automatici giornalieri durante la settimana.
Molto silenziosa, è indicata per riscaldare una superficie fino a 90 metri quadrati.
6. Stufe a pellet Italia Marmolada
scelta perché ha un design extra-slim
Con la sua ridotta profondità di soli 30 cm, questa stufa occupa veramente pochissimo spazio. Ciò non toglie nulla alla sua performance e al suo affascinante design.
Dispone di 5 livelli di potenza e di ventilazione; è inoltre programmabile in modalità giornaliera/settimanale.
La cura nella progettazione del braciere ne consente un’agevole pulizia. Può essere canalizzata in fase di montaggio o in un momento successivo. Ha certificazione 4 stelle per emissioni e rendimenti secondo lo standard Aria Pulita.Â
La potenza termica massima utile è di 13,85 kW in grado di garantire il comfort in una superficie riscaldabile di 130 mq. L’efficienza è del 92,2%. Dimensioni (h x l x p): 103 x 106 x 33 cm.
7. Eva Stampaggi Camilla Stufa a pellet
scelta perché è ideale per piccoli ambienti
È programmabile settimanalmente e giornalmente.
Come scegliere la stufa a pellet
Quando si tratta di acquistare una stufa a pellet non tutti siamo esperti per valutare immediatamente le necessità e le funzioni.
Al di là della scelta di una marca rispetto ad un’altra, del design e delle funzioni accessorie che pensi possano essere adatte a soddisfare le tue esigenze, tre sono i parametri da prendere in considerazione:
1. la capacità di riscaldamento della stufa a pellet (in kW)
Questo determina quanto deve essere grande una stufa a pellet in funzione della tua casa (da 50 a oltre 200 mq).
2. l’efficienza energetica
Si consiglia di acquistare una stufa a pellet con la massima efficienza energetica.
3. la dimensione della tramoggia
La tramoggia è fondamentalmente un imbuto o un contenitore dove mettere i pellet che andranno ad alimentare la stufa.
La dimensione della tramoggia – da 10 a circa 30 kg in volume – determina la frequenza con cui dovrai rifornire con i pellet la tua stufa.
Quanto deve essere grande una stufa a pellet?
La potenza termica richiesta per scaldare un ambiente si calcola in kW in base al volume del locale.
Il volume è espresso in metri cubi e si tratta di un dato facilmente ricavabile: basta moltiplicare i metri quadrati della stanza da riscaldare per l’altezza del soffitto.
Per calcolare il fabbisogno energetico necessario a riscaldare un ambiente bisogna poi utilizzare un coefficiente standard (il coefficiente di fabbisogno energetico di calore che si misura in kW/m3).
Può variare da 0,03-0,04 kW/m3 (edificio di recente costruzione con buona coibentazione e molti accorgimenti di efficienza energetica) a 0,06 kW/m3 (scarsa coibentazione) o anche più alto.
- Se abiti in una casa datata con pareti non coibentate e infissi molto vecchi è bene usare il coefficiente di coibentazione 0,06 kW/m3.
- Se la tua casa ha un’ottima classificazione energetica puoi usare il coefficiente 0,04 kW/m3.
Caratteristiche della stufa a pellet
Ecco alcuni spunti per la scelta di una stufa a pellet di cui tenere conto.
Metratura
I produttori di stufe tendono a elencare la metratura massima che una stufa a pellet può riscaldare.
Tuttavia spesso questo dato risulta essere sovrastimato per capacità rispetto alle esigenze effettive perché valutato in condizioni perfette: non tiene conto dell’esposizione della casa, delle superfici finestrate, dei muri divisori, che possono disperdere il calore.
In pratica dovrai orientarti su una stufa di grandezza e potenza termica superiore per soddisfare le tue esigenze reali.
Tipo di riscaldamento
Valuta se ti serve per riscaldamento primario o secondario. Alcune persone utilizzano le stufe a pellet come sistema di riscaldamento secondario.
In tal caso, il tuo sistema di riscaldamento primario dovrebbe produrre la maggior parte dell’energia di riscaldamento e puoi ignorare la metratura per i calcoli della capacità termica.
Efficienza energetica della stufa a pellet
Rispetto alle stufe a legna, ogni stufa a pellet è estremamente efficiente dal punto di vista energetico. I pellet possono produrre il doppio di energia rispetto al legno normale. Cerca stufe a pellet che siano certificate secondo le normative europee, che abbiano un’elevata efficienza energetica.
Controlla l’Energy Labelling, ossia l’etichettatura per l’efficienza energetica che accompagna gli apparecchi per il riscaldamento.
L’obbligo di etichettatura per gli apparecchi domestici a biomassa, e quindi per le stufe e termostufe a pellet, è in vigore dal 1 gennaio 2018 (regolamento UE 2015/1186), così sarai in grado di scegliere i prodotti più efficienti che soddisfano i parametri europei.
Classe
La classe di efficienza energetica di una stufa a pellet si ricava dall’indice di efficienza energetica calcolato in base alle prestazioni energetiche dell’apparecchio a potenza parziale e nominale e dai consumi elettrici a potenza parziale, nominale ed in stand-by.
Tuttavia, c’è ancora un intervallo di efficienza energetica quando si tratta di stufe a pellet. Il più comunemente citato è il 70% – 84% di efficienza energetica.
Ovviamente le stufe a pellet più efficienti dal punto di vista energetico hanno un’efficienza energetica vicina o uguale all’84%.
Con le stufe ad alta efficienza energetica non sol dovrai usare meno pellet per ottenere più energia, ma avrai anche una inferiore percentuale di emissione di fumi.
Emissioni
Le stufe a pellet hanno tassi di emissione fumi notoriamente bassi. Questa è una diretta conseguenza dell’elevata efficienza energetica della combustione del pellet. Un modo semplice per ridurre ulteriormente i tassi di emissione è investire in stufe con un rendimento energetico superiore all’84%.
In tal modo, solo il 16% (invece del 30%) sarebbe la massa dalla quale possono essere espulse le emissioni di gas.
Come funziona la stufa a pellet
Innanzitutto si carica il pellet nella tramoggia situata nella parte superiore o inferiore della stufa. Da qui tramite una coclea i pellet passano dalla tramoggia al braciere. La velocità della coclea serve anche per regolare la temperatura della stufa, caricando più massa.
Il prossimo passo è accendere il braciere, che si trova nella camera di combustione. Poiché i pellet sono molto compressi, sono densi e hanno una bassa umidità , questo li aiuta a creare una fiamma più calda.
Il braciere funge da carburatore per la stufa a pellet e mescola il combustibile con l’aria, il che provoca la combustione. I pellet bruciati poi cadono sul posacenere che deve essere pulito regolarmente.
Una stufa a pellet riscalda la casa per convezione, che è diversa da un camino standard. Come tutti sanno, l’aria calda sale. Ciò si verifica perché all’aumentare della temperatura di un gas, il suo peso diminuisce e lo fa salire al di sopra dell’aria fredda.
In questo caso, la convezione si verifica quando il calore viene trasmesso a causa della combinazione di correnti d’aria calda e fredda.
Pertanto, il ventilatore a convezione aspira aria fresca dalla casa e la fa passare sul fuoco, rendendo la fiamma più calda. La frequenza con cui si deve caricare il pellet nel serbatoio dipende da:
- dimensione della tramoggia.
- velocità di combustione
La velocità di combustione del pellet viene impostata e monitorata tramite un termostato.
Si consiglia sempre di acquistare una stufa a pellet con una tramoggia più grande. Più grande è la tramoggia, più a lungo durerà la scorta di pellet. A tua volta, avrai più tempo per goderti il ​​calore proveniente dalla stufa.
Conclusioni
La migliore stufa a pellet è una soluzione energetica efficiente ed ecologica per riscaldare la propria casa. Offre un buon livello di comfort, riscalda in modo veloce ed uniforme, ha un prezzo inferiore rispetto ad altri combustibili.
Può anche essere programmata e gestita da remoto, è semplice da installare e non produce cattivi odori o fumi.
Senza contare che l’utilizzo del pellet riducw le emissioni di CO2, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento ambientale.